E’ in fase terminale il progetto bike sharing dove, dopo le opportune valutazioni da parte degli uffici competenti, fra qualche settimana sarà pronto per andare in gara d’appalto. Riportiamo intanto i posteggi e le caratteristiche salienti di quelli che formeranno il primo stralcio del sistema di trasporto alternativo all’auto privata.
Il sistema sarà composto da una rete di e ciclo-posteggi ubicati lungo il principale asse della città: Libertà-Ruggero Settimo.
Stazione Notarbartolo: costituisce un punto strategico della rete di bike sharing, in quanto il ciclo-posteggio è posizionato davanti alla stazione ferroviaria Notarbartolo, e in una zona ad alto traffico veicolare e pedonale. In questo modo, il cittadino può utilizzare come mezzo di trasporto il treno, il bus, il car sharing e, a lavori ultimati, il tram;
Piazza Croci: anche questo costituisce un punto strategico della rete di bike sharing, in quanto il ciclo-posteggio è ubicato in una posizione mediana dell’asse Libertà-Ruggero Settimo, vicino alla fermata dell’autobus e al posteggio di car sharing dell’Amat;
Piazzale Ungheria: è un ciclo posteggio strategico per tutti coloro che si recano al centro per effettuare acquisti o per recarsi al lavoro, in quanto si trova in una zona densa di attività commerciali.
Il sistema di bike sharing sarà dotato di biciclette elettriche assistita. Queste, che saranno caratterizzate da un peso ridotto (il telaio sarà in alluminio), verranno personalizzate con i colori e graficheche verranno scelti dall’Amministrazione Comunale.
Il bike sharing viene attivato da una tessera elettronica la quale viene associata alle generalità dell’utente e che consente, ad ogni azione, di dialogare con la stazione centrale. La tessera è dotata di microchip e non è duplicabile perchè ad essa è associato un numero identificativo univoco che viene letto dal sistema. Il sistema prevede la possibilità di conoscere in tempo reale, quali siano le operazioni di prelievo effettuate abbinate all’identità anagrafica del singolo utente e l’effettiva disponibilità di biciclette.
Una piattaforma web permettendo di utilizzare il sistema da qualunque PC o PDA connesso a internet. Ogni azione di presa della bicicletta è autorizzato dal sistema centrale in tempo reale.
spero che queste postazioni siano dotate di telecamere di sorveglianza, visto che qui sono stati capaci di rubare i sellini delle bici che alimentavano l’albero di natale al politeama
siano benedette queste iniziative!
Scusate ma quindi ci saranno soltanto queste tre postazioni? E tutte le altre fermate del passante ferroviario? e quelle dell’anello ferroviario? C’è l’intenzione di ampliare in futuro il parco biciclette e quindi aumentare i posteggio oppure no? Perchè tre in tutta la città mi viene da ridere (o piangere, a seconda di come la si vede).
@rael05, se leggi l’articolo, si parla di primo stralcio.
E comunque saranno previsti inizialmente 20 stazioni di bike sharing, 10 pensiline fotovoltaiche e 200 biciclette.
Era ora!! bene così!
Il problema principale è la gestione, non la costruzione…
Chi le gestirà? Che fondi sono previsti in bilancio per il servizio?
Non per essere classista, ma secondo me è una grandissima stronzata, ormai viviamo in una città dove vige solo l’anarchia… guardiamo gli autobus, uno che passa in orario non c’è… mi capita di aspettare 30-45 minuti per poi vedere 3 autobus della stessa linea tutti assieme (capace che si vanno a prendere il caffè tutti insieme)… abbiamo una polizia municipale che fa più infrazioni rispetto ad un tascio malacarne… ho video di municipale che passa con il rosso, sorpassa a destra, non si ferma allo stop, e altre miliardi di cose…. ormai a palermo le assicurazioni danno il 50 e 50 solo per dare il beneficio del dubbio a coloro che non conoscono il segnale di stop o precedenza… carabinieri e polizia che non fanno altro che cusciuliare tutta la giornata palermo palermo consumando benzina e senza svolgere nessuna reale azione… o almeno, si fermano per la solita sosta da dolcissimo per il caffè… viviamo in una città dove sfortunatamente tutti noi abbiamo una mentalità un po mafiosa (prima io, passo prima io, io sono piu forte, io sono piu intelligente, io sono lento e me lo posso permettere, ho la smart o il bel macchinone e posso parcheggiare in mezzo alla strada), stazioni della metro totalmente distrutte, come viale francia, biglietteria e macchinetta obliteratrice rotta costantemente… ma dico, costa tanto mettere una telecamera??? ore ed ore bloccato ad ora di pranzo nel traffico di viale regione ad ora di pranzo, mentre vedo tutti andare sulla corsia d’emergenza… e l’altra volta che stavo rientrando dalla laterale sulla centrale mi stavo prendendo uno con la mercedes che si trovava sulle zebrature, beh, scaltro tu e coglioni noi che ci incolonniamo nel perenne traffico di palermo… secondo me bastano poche cose per rendere palermo una città leggermente migliore.. inoltre palermo si impegna con progetti inutili quando abbiamo bisogno di netti miglioramenti sotto altri punti di vista.. ora.. passiamo al bike sharing, un’idea fantastica (se fosse fatta in una città civile dove le persone non sono allallate) io uso la bici per spostarmi in zona mia (piazza don bosco), entro in via liberta, e mi devo sentir dire dagli allalati (per non usare un altro termine) mettiti in strada, quando io sono tranquillo su quella specie di pista ciclabile deformata e scolorita… poi metto sotto uno che si trova sulla pista ciclabile e sono io il cretino che ci è andato di sopra… Hanno montato quei fantastici sovrapassaggi in viale regione, dei quali uno ancora chiuso, e non capisco cosa stanno aspettando per aprirlo, l’altro zona casa di cura villa serena che è aperto, ma le persone si ostinano ad aattraversare la strada per non salire le scale, poi li mettiamo sotto con la macchina e la colpa è nostra… ma cmq.. amo palermo, è una delle più belle città in assoluto ( e ne ho girate tante) ma sfortunatamente, è il palermitano il problema… siamo noi il problema che non riusciamo a gestire le nostre cose (guarda le bici del politeama)… io scommetto che appena verrano installate queste stazioni di bike sharing, se non ci mettono le telecamere 3 giorni e le biciclette sono sparite, o senza sellini, o senza catena… insomma.. sicuramente qualcuno farà qualcosa…
Ottimo progetto, che però potrà far vedere i propri frutti solo quando saranno attive tutte le stazioni. Io doterei inizialmente di tale sistema (oltre alle 3 aree menzionate) anche la stazione centrale ed i parcheggi/capolinea di Lennon/Basile e De Gasperi. Poi farei partire le zona Belgio e/o Francia. Se fossi del comune opterei per biciclette classiche e non elettriche. A parità di spesa si potrebbe avere un numero maggiore di veicoli.
Per quanto riguarda i tempi invece? di che si tratta? ovviamente orientativamente..
@antony977 Bene sono contento di essermi sbagliato, spero solo che per abbonarsi al servizio non sia indispensabile la carta di credito come in altre città d’italia altrimenti tantissimi ragazzi come me non lo potranno mai sfruttare e sarebbe un vero peccato. Si sa qualcosa dell’ubicazione delle altre 17 stazioni?
Anche io, come gnokkolino, credo che si potrebbe cominciare con delle semplici bici, al costo di una con pedalata assistita se ne prendono di sicuro 3 di quelle normali, credo che il cittadino, se di cittadino si può parlare , quando si cita il palermitano, si debba prima educare, e poi magari, se ci saranno i risultati, premiare offrendo una cosa in più. @rael05, credo che il discorso della carta di credito sia legato essenzialmente alla registrazione dell’abbonamento, mentre una volta ottenuta la carta non hai bisogno di altro; almeno così funziona qui a Bruxelles. La carta serve per garanzia, così chi prende la bici è comunque registrato, magari invece del tuo conto lo sarai a quello di tuo padre, altrimenti immagina che fine farebbero le bici dopo una sola settimana se non ci fosse questo controllo e nessuno ne rispondesse per eventuali furti. Sulle selle, i copertoni, i freni, specchietti e accessori vari, si vedrà quanto dureranno, anche se io in questo temo davvero facciano una brutta fine…
Sull’ubicazione delle altre stazioni, sicuramente si prenderà spunto dal geo-questionario che avevamo lanciato mesi fa sempre da questo sito.
Ad ogni modo avevamo proposto ufficialmente di ubicare alcune stazioni nei pressi delle nuove fermate del passante ferroviario.
Io credo che la logica del posizionamento debba essere legata all’uso del mezzo in primis e non necessariamente alle stazionidel metro, almeno in una prima fase. Credo che si debba pensare all’utente che deve avere la possibilità di fare il point to point entro mezzora, così non avrà costi aggiuntivi all’abbonamento, sempre se non decide di tenerla tutto il tempo che desidera. Io credo che i capisaldi debbano essere legati ai luoghi storici della città. Vedi Politeama, Massimo, Porto, Palazzo delle Aquile Stazione Centrale, Università (varie ovvero Viale delle Scienze e Via Archirafi) Piazza San Domenico, Giardino Inglese, Stazione Notarbartolo, Viale Strasburgo, Stadio… solo per dare qualche spunto
Sono stato a Barcelona, li ci sono postazioni per le bici sharing dislocati sul territorio in modo capillare, sono delle rastrelliere dove vengono agganciate le bici, una colonnina elettronica dove basta inserire una tessera e prendere la bici o lasciarla. Io da turista non potevo avere accesso in quanto occorre una tessera quindi un abbonamento o altro.
La cosa comoda che essendo molto diffuse, molti ragazzi la prendevano sotto casa e la lasciavano in prossimità della loro destinazione senza doverla lasciare incustodita. Dopo le 20 le bici venivano raccolte dalle postazioni.
Non credo che si possa pensare ad un servizio che preveda la rimozione quotidiana dei mezzi, anche perché altrimenti i sarebbero costi insostenibili e non si potrebbe utilizzare il mezzo la sera o la notte, e noi col nostro clima nei mesi estivi, viviamo parecchia la notte. Credo si debba puntare sull’educazione della gente, l’educazione al bello e utile non è impossibile, ma bisogna farla bene. Nelle precedenti amministrazioni Orlando qualche cosa si era fatta, speriamo si riprenda da li e il cancro inculcato da Cammarata, vada dove merita insieme e lui e la sua giunta di ladri ed incompetenti. Pero’ occorre che anche Orlando si dia una smossa, nei primi mesi non ho poi visto nulla di cui poter parlare in senso positivo, e dire che di cose ce ne sarebbero da fare… L’altro giorno leggevo che un imprenditore Belga, specializzato in spazi fieristici, sarebbe interessato alla Fiera del mediterraneo, chissà…
Come già chiesto da altri prima di me, come viene programmata la gestione e la sicurezza da atti di vandalismo?
Sono molto preoccupato che essendo a Palermo, dato che rubare la bici sarà alquanto difficile, i vandali si divertiranno a rubare selle, ruote o semplicemente danneggiare le bici in altro modo…
L’amministrazione ha pensato a questo? Telecamere niente??
Grazie!
Ho dimenticato a riportarlo nell’articolo: è previsto un sistema di videosorveglianza con webcam per ciascuna delle 3 stazioni.
Tutto in grado di monitorare e registrare attraverso apposito software.
Grazie a Mobilitapalermo per essere sempre cosi presente.Fate sempre un ottimo lavoro di informazione.
[…] a metano ed elettrici, a due e quattro ruote, e biciclette per la realizzazione del servizio bike sharing. Il progetto prevede 2 lotti e che comprendono […]